Il Mio Bottino al Mercato Orientale di Roma

Piazza Vittorio è famosa a Roma e dintorni perché ha fatto da scenario ad importanti fatti storici e culturali, ma anche perchè è stata la prima piazza italiana della capitale voluta per celebrare il primo re d’Italia di cui già portava il nome.
Questa piazza, sorta praticamente insieme al quartiere dell’Esquilino, ne era divenuta naturalmente il cuore e spesso ospitava concerti e celebrazioni ufficiali.
Ma il vero motivo per cui piazza Vittorio è più che famosa è il fatto che, negli ultimi decenni dell’800 e gli inizi del ‘900, ospita un grande mercato, uno dei primi mercati di rivendita che nascevano in maniera spontanea all’aperto.
La nascita del mercato in questa sede non è casuale: prima di tutto la piazza sorgeva nei pressi della Stazione Centrale ed era adiacente ai nuovi mercati generali, inaugurati a Viale Manzoni nel 1902.
Il mercato nasce e sviluppa nei primi anni del ‘900 senza nessuna inaugurazione né benedizione da parte dell’amministrazione comunale che non aveva ancora regolamentato i mercati di rivendita che sorgevano in maniera spontanea e, pertanto, erano decisamente fuori controllo.
Tuttavia questa libera iniziativa dei commercianti ebbe successo e riuscì a resistere a diversi tentativi di smantellamento. Anzi, visto che continuava ad ingrandirsi, si pose la necessità di una sistemazione adeguata che avvenne nel 1913.
Così il mercato di piazza Vittorio prosperò all’aperto nelle ore mattutine, in mezzo alla piazza, da dove spariva velocemente attorno alle 14.30 circa.
Anche durante il fascismo il mercato continuò ad operare e grazie al suo richiamo ed alla sua notorietà presso i romani, vi fu istituita la “Festa dell’uva”, che voleva celebrare i prodotti laziali ed esaltare le virtù dei legami con la terra.
Anche durante la guerra il mercato riesce a resistere. La piazza cambia aspetto e viene consegnata alla patria la famosa cancellata che abbelliva e cintava i giardini. Dopo l’arrivo degli americani a Roma vennero erette dentro i giardini delle baracche per le truppe, chiamate ” la casa del soldato” mentre la “borsa nera” prospera sotto i portici mantenendo in qualche modo viva la vocazione commerciale della zona.
Il mercato riprende a crescere nel dopoguerra e le amministrazioni comunali cominciano a pensare ad un mercato al coperto e ad un possibile trasferimento in una sede più consona sia per il numero elevato di commercianti sia per recuperare la piazza stessa ed il verde.
Tuttavia rimarrà tutto fermo fino al 15 settembre 2001, giorno in cui le saracinesche dei banchi del mercato di piazza Vittorio si alzarono sulla piazza per l’ultima volta
(testo tratto da www.nuovomercatoesquilino.it)
Attualmente il mercato di Piazza Vittorio e’ stato trasferito in una struttura molto piu’ idonea al coperto pronta ad accogliere bancarelle e banchi con un’ampia scelta di verdure e spezie proveniente da tutto il mondo e proprio per questo e’ definito ” il Mercato Orientale ” di Roma , dove puoi trovare oltre a vegetali insoliti dal nome intraducibile anche facce che spaziano dalla Cina allo Sry LAnka all’Italiano oramai perfettamente integrati in un quartiere che noi Romani lo definiamo la ChinaTown di Roma.Ecco l’indirizzo:
Mercato di Piazza Vittorio, Via Principe Amedeo II Lun – Sab 7:00-14:00

E con questo spirito ed alla ricerca di una radice particolare il Galanga io, insieme alla mia amica di Daniela , in cerca lei di una spezia particolare, ci siamo avventurare in mezzo a questi banchi pieni di odori e sapori di pezzi di vita….Mi sono divertita un casino ed alla fine sembravo una bambina alle giostre che vuole provare tutto e cosi mi sono presa un po’ di cose… cose che non avevo mai visto , comprate con la curiosita’ di dire e queste come le cucino??
Ho chiesto ai venditori: ” ma queste come si fanno.. ?? ” A volte ho ricevuto risposta a volte anche loro mi dicevano : ” boh.. ” e li ridevo come una pazza.. ancora piu’ incuriosita’ compravo.
Beh alla fine mi sono portata via una sacca pesante di risi vari , anacardi freschi, tamarindo, un po’ di topinambur che non fa mai male, cetrioli strani, olio di cocco la mia piu’ grande sfida in cucina e tante altre cose.. tipo…

e questi

e ancora

Insomma tanto divertimento alcune cose conosciute ed altre sconosciute che mi divertiro’ a cucinare…. che dire fate un salto al Mercato e poi mi saprete dire